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Le cittadine e i borghi del Matese sono culla d’arte e di artigianato. La terra e gli alberi, elementi semplici, forniscono la materia prima per l’artigianato locale, basato soprattutto sulla ceramica, sulla pietra e sul legno. Tradizioni che affondano le radici in tempi remoti, e che impreziosiscono un territorio già  di per sè ricco di sorprese piacevoli.
All’interno dell’area protetta, i centri di Cerreto Sannita e San Lorenzello costituiscono una realtà artigianale unica in Italia, risalente al XVII secolo. E’ facile, passeggiando per le stradine, imbattersi in laboratori di maestri ceramisti, come quello del maestro Barbieri a San Lorenzello.
Qui l’esperienza e l’estro trasformano l’argilla in opere preziose; la materia prende forma come per magia ruotando sul tornio manuale, e poi viene cotta in forno secondo tecniche collaudate. Sapienti dita la decorano con i motivi tradizionali prima di ripassarla a cottura per il fissaggio del colore. Nascono così oggetti unici, che godono ormai di fama internazionale.
Nel centro storico di Cerreto Sannita, nell’elegante chiost ro di Palazzo Sant’Antonio, E’ ospitato il Museo Civico della Ceramica Cerretese, che vanta pezzi del ‘600 e del ‘700.
Alla ceramica sono dedicati anche molti eventi, come le Quattro Stagioni dell’Artigianato, che si volgono durante le prime domeniche di marzo, giugno, settembre e dicembre, e alcuni concorsi, che comprendono la tessitura artigianale e l’intaglio del legno.
Proprio il legno è infatti l’altro materiale lavorato dagli artigiani matesini.
Quest’arte è particolarmente fiorente a San Potito Sannitico, Letino, Ailano, Pratella, Gioia Sannitica, e Cusano Mutri. I principali prodotti sono panche e sgabelli, o attrezzi da cucina come cucchiaie e pale per forno. Si tratta di lavoro di singoli artigiani non professionisti, e spesso per acquistare uno di questi oggetti è necessario approfittare delle esposizioni organizzate durante feste e sagre di paese. In questi casi è possibile conoscere direttamente gli anziani artigiani del legno, e osservarli al lavoro con pialle, lime e sgorbie.
Dalla pietra, scolpita a mano, si ottengono elementi per l’edilizia e autentici pezzi d’arte, come quelli prodotti dallo scultore Luigi Stocchetti di Letino.
Col vimini vengono intrecciati cesti di varie fogge e dimensioni.
Gallo e Letino possiedono preziosi costumi tipici tradizionali, confezionati dalle donne del paese e arricchiti con ricami e gli ultimi luoghi in Italia in cui si utilizza ancora il tombolo, che con un paziente e certosino lavoro consente di ottenere pizzi molto elaborati.
Una visita al Matese è quindi anche un viaggio alla scoperta delle tradizoni e della materia, e delle mani che la lavorano. Splendidi oggetti del passato sono in mostra durante l’ultimo fine settimana di ogni mese al Mercantico, ospitato nelle viuzze del centro storico di San Lorenzello.
Faicchio e il suo castello ospitano a fine giugno il Palio della Quintana; in quest’occasione il centro storico si consegna all’atmosfera medievale.
Il Matese è terra devota. La fede religiosa si esprime nelle feste, nelle processioni e nelle fiere paesane. L’inizio di settembre è per Fontegreca il tempo della Fiera della Madonna dei Cipressi, mentre il 26 dicembre, nel giorno di Santo Stefano, vi si svolgono processioni di fedeli scalzi. Nello stesso periodo si susseguono in tutta l’area del Parco le rassegne dedicate alla tradizione presepiale, derivata direttamente dalla cultura napoletana. Da non perdere il presepe vivente di Cusano Mutri, cittadina molto nota anche per l’Infiorata, che nel giorno del Corpus Domini colora strade e vicoli del centro.
Queste manifestazioni offrono il giusto pretesto per scoprire tradizioni e godere dell’ospitalità  di alberghi e aziende agrituristiche, dove assaggiare i genuini prodotti tipici locali.